Nel dialogo intermittente tra religioni s'insinua, tentando di aprire un varco, la ricerca dell'
artista umbra Cristina Bonucci. "Trilogia - Opera in tre
Performances" è il titolo della video-installazione, proiettata nella grande
scultura "Lo Studiolo dell'
Artista" che funge da scenografia. Dopo la prima presentazione al
Festival Dei Due Mondi, nello storico Palazzo Tordelli, l'opera proseguirà in un tour per l'Italia e in Europa facendo tappa anche a Perugia in Settembre. "L'obiettivo - spiega Cristina Bonucci - è focalizzare l'attenzione su uno degli argomenti più scottanti della nostra storia: la pace tra Ebrei, Cristiani e Musulmani". Nei giorni scorsi, l'Opera, proiettata allo scoccare di ogni ora esatta, ha riunito a
Spoleto personalità del mondo dell'
arte, della politica e religiose, stimolando riflessioni sulla convivenza pacifica, contraltare di guerre, genocidi e omicidi compiuti in nome delle religioni nella storia antica e contemporanea.
TRE PERFORMANCES
Il video raccoglie le tre
Performances che Cristina (MMR) Bonucci ha eseguito, coinvolgendo anche Aluma Kedar, donna israelita ed ebrea e Simo Ototess, ragazzo marocchino e musulmano. Nella prima, dal titolo "Preparate la via del Signore", sono proclamati testi tratti dalla Torah, libro sacro degli Ebrei, e altri tratti dai Vangeli, il Nuovo Testamento dei Cristiani. La seconda
performance, intitolata "Mi chiamo Cristina Matilde Maria Rita ... e tu?", si ispira al libro del profeta Isaia dell'Antico Testamento e tratta dell'importanza del nome della persona. La terza
performance, che ha come titolo "Il nostro Dio e il vostro sono lo stesso Dio", affronta il dialogo tra Cristiani e Musulmani, attraverso versetti del Corano e dei Vangeli. Tutto ciò per diffondere la bellezza dei Testi Sacri delle tre Religioni, "con l'intento di far conoscere quelle parole di Dio che parlano della pace e mai della guerra".
GLI OSPITI
Tra gli intervenuti, l'Imam dell'Umbria Abdel Qader Mohamad e Stefano Mieli, in rappresentanza del Rabbino di Parma David Elia Sciunnach, vice Rabbino di Milano e membro del tribunale italiano della comunità ebraica. Entrambi hanno partecipato all'evento dichiarandosi "pronti a fornire sostegno e appoggio affinchè si gettino le basi per quella pace attiva che ponga fine a tante guerre". Numerosi i commenti nel registro dei visitatori. Tra gli altri: "Una preziosa esperienza di apertura mentre, intorno, tutto si chiude rinunciando al dialogo", ha scritto Costantino Margiotta.
Antonella Manni
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